Sebbene la pesca con il cannino sia considerata la disciplina suprema nella pesca al coregone, ci sono anche situazioni in cui l'uso di un galleggiante è un vantaggio. Soprattutto in caso di vento, o quando si sta pescando in acqua meno profonda, (10 m e meno), questa pesca è molto efficace. Per diversi anni, un nuovo galleggiante, chiamato "Renken Finder", tradotto in italiano come "cercatore dei coregoni" si è rivelata un grande successo nel mercato. In Austria è stato testato con successo dal suo inventore Werner Öhlinger al lago di Fuschl e da lì e stato trasferito in altri laghi di coregone austraci, finendo anche in alcuni dei nostri laghi del nord Italia. È un galleggiante che si adatta automaticamente alla profondità. Quando un lavarello ha abboccato, cade come qualsiasi altro gallegiante coregone.È inoltre possibile regolare qualsiasi ondata con il pilota regolabile. Nel Renkenfinder non è necessario il fermo del filo. Questo è un grande vantaggio quando si pesca su terreni sconnessi. Utilizzato anche dalla riva, questo galleggiante è molto utile. Nonostante il peso ridotto si ottengono buone distanze di lancio. Tuttavia, alcune cose da tenere a mente quando si pesca con il Renkenfinder. Come lenza di madre, si consiglia un monofilamento di almeno 0,20 mm - 0,22 mm, in modo che si verifichi l'effetto di autoregolazione. La canna da pesca dovrebbe avere un casting di 40 grammi ed essere lunga allmeno 3,5 - 4 metri. Dato che il coregone dopo aver abboccato si deve "agganciare da solo", con questo galleggiante si consiglia un piombo di almeno 35 grammi. La mia esperienza personale ha dimostrato che con 25 grammi di piombo, o 30 grammi di piombo, molti pesci sono malamente agganciati e persi durante il recupero.